Giorgio Vasari: Allegoria della Concezione

L’Allegoria della Concezione di Giorgio Vasari, dipinta intorno al 1541, è un’opera ricca di simbolismo religioso che raffigura la purezza e l’Immacolata Concezione della Vergine Maria. Nell’opera la Vergine Maria, vestita di sole e con una corona di stelle, schiaccia il serpente con il piede, rappresentando la vittoria del bene sul male, ma non si limita a questo il simbolismo, infatti si rappresenta il peccato originale da cui è immune e la prima donna causa del peccato originale.

Proseguendo vediamo l’albero della vita, con il serpente che si avvolge al tronco, e rappresenta la caduta dell’uomo. Ai più attenti non può poi sfuggire la scritta “Quos Evae damnavit, Mariae gratia solvit” (quelli che per colpa di Eva furon dannati, per merito di Maria son salvati).

Per quanto riguarda la tecnica l’opera è caratterizzata da un’iconografia tipica del manierismo, con figure allungate e colori vivaci, dove la luce è utilizzata per creare un effetto di drammaticità e di enfasi sulla figura della Vergine. Tecnica pittorica raffinata e precisa, con grande attenzione ai dettagli come ci si aspetta da Vasari.

Il dipinto era destinato alla cappella della famiglia Altoviti nella chiesa dei Santi Apostoli a Firenze e riflette la cultura religiosa e filosofica del tempo, in cui si dibatteva sul tema del peccato originale e della redenzione. L’allegoria della concezione è considerata un capolavoro del Vasari e una delle opere più significative del manierismo fiorentino. avendo avuto una grande influenza sull’arte successiva, ispirando molti altri artisti a realizzare dipinti sull’Immacolata Concezione.

Se volete altre info:

Shares
Close