Jacques-Louis David: Il giuramento degli Orazi

Jacques-Louis David: Il giuramento degli Orazi

Il giuramento degli Orazi consegna a David lo scettro di capofila della moderna scuola di pittura, che diventerà nota con il termine di Neoclassicismo, si può dire che ne sia stato il precursore dal momento che il termine apparirà solo alla metà dell’Ottocento, quando la scuola neoclassica è ormai al tramonto.

Come spesso accade questa sua fama improvvisa gli attirerà addosso tutta l’invidia e la maldicenza dei colleghi che non tarderanno a mettergli i bastoni tra le ruote riuscendo a far annullare una sua esposizione.

Jacques-Louis David (Parigi, 30 agosto 1748 – Bruxelles, 29 dicembre 1825) è stato un pittore e politico francese.

Dopo una formazione ricevuta in un ambito culturale tradizionale, ancora seguendo il gusto rococò, Jacques-Louis David ottenne l’ambitissimo Prix de Rome che, nel 1775, gli permise di raggiungere l’Italia. Il quinquennale soggiorno romano fu per lui un periodo tormentato e difficile, poco soddisfacente dal punto di vista creativo eppure ricco di esperienze fondamentali, come lo studio diretto dell’arte classica, la scoperta dell’arte rinascimentale (come Michelangelo, Raffaello e soprattutto Caravaggio) e, verosimilmente, la conoscenza degli scritti di Winckelmann, Mengs e altri teorici del Neoclassicismo.

The oath of the Orazi gives David the scepter of leader of the modern school of painting, which will become known with the term Neoclassicism, we can say that it was the forerunner since the term will appear only in the mid-nineteenth century, when the neoclassical school is now at sunset.

As often happens this sudden fame will attract him all the envy and slander of colleagues who will not be long to put the sticks in the wheel and be able to cancel an exposure.

Jacques-Louis David (Paris, 30 August 1748 – Brussels, 29 December 1825) was a French painter and politician.

After a training received in a traditional cultural context, still following the rococo style, Jacques-Louis David obtained the coveted Prix de Rome that, in 1775, allowed him to reach Italy. The five-year stay in Rome was a tormented and difficult period for him, unsatisfactory from the creative point of view yet rich in fundamental experiences, such as the direct study of classical art, the discovery of Renaissance art (such as Michelangelo, Raphael and above all Caravaggio) and, probably, the knowledge of the writings of Winckelmann, Mengs and other theorists of Neoclassicism.

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