Max Liebermann: Brasserie de campagne à Brannenbourg

Nel 1893, durante un viaggio in Italia, il pittore Max Liebermann si sofferma in Baviera, vicino a Brannenburg. Qui, i tavoli di una birreria all’ombra di grandi alberi lo ispirano a realizzare diversi dipinti.

Nello stesso anno, il giovane pittore Erich Hancke incontra Liebermann e scopre la “Brasserie di campagna a Brannenburg” ancora incompiuta, insieme ai disegni preparatori, tra cui uno schizzo a gesso nero.

Liebermann, per realizzare il quadro, rielabora lo schizzo in un disegno più grande e accurato, che poi trasferisce sulla tela usando la quadrettatura. Hancke, sorpreso da questo metodo poco spontaneo e distante dall’aspetto finale del dipinto, rimane ancora più stupito dalle parole di Liebermann sui piccoli personaggi: “Dapprima è necessario che la forma ci sia, poi, però essa va eliminata”.

Lo spazio ritmato da filari di alberi attraversati dalla luce solare è un soggetto ricorrente nell’opera di Liebermann. Tuttavia, in questo periodo, egli non si limita al paesaggio puro, ma lo arricchisce con scene piene di dettagli e movimento.

Questa caratteristica avvicina Liebermann a Menzel (1815-1905) per il suo acuto senso dell’osservazione e la capacità di riprodurre scene di vita quotidiana.

Chi sono

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina, la pittura o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.

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