Masaccio: San Pietro risana gli infermi con la sua ombra

San Pietro risana gli infermi con la sua ombra è un affresco di Masaccio facente parte della decorazione della Cappella Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze. L’opera, databile al 1425-1427 circa (230×162 cm), ritrae una scena delle storie di san Pietro derivata dagli Atti degli apostoli (V, 12-14). 

Gli affreschi della Cappella Brancacci sono un enigma per gli studiosi nella mancanza di documentazione ufficiale. Commissionati forse a Masolino, che aveva come aiutante il più giovane Masaccio, si sa solo che, tramite testimonianze indirette, dovevano essere iniziati nel 1424 e che nel 1425 vennero portati avanti dal solo Masaccio per la partenza di Masolino per l’Ungheria. Nel 1428 Masaccio, già preso da altri lavori, morì lasciando l’opera incompleta. Il registro inferiore fu comunque l’ultimo ad essere completato e vi si sente uno stacco per l’assenza di Masolino, l’evoluzione dello stile di Masaccio, che vi mise mano dopo essere stato a Pisa.

Questa scena, salvata dalla ridipintura barocca della volta, ne uscì annerita dall’incendio del 1771 che distrusse gran parte della basilica. Solo con il restauro del 1983-1990 si è potuta riscoprire la brillante cromia originale e sono state eliminate le ridipinture.

La scena si trova nel registro inferiore sulla parete dietro l’altare, a sinistra. Il testo evangelico ricorda come alcuni cittadini di Gerusalemme erano soliti portare i propri infermi nelle piazze, mettendoli su giacigli e barelle in posizione tale da venire almeno sfiorati dall’ombra di Pietro in passaggio. Tutti venivano guariti.

La composizione è molto eloquente: san Pietro, seguito da san Giovanni, cammina per la strada e al passaggio della sua ombra guarisce un gruppo di infermi: due sono già in piedi che lo ringraziano (uno aveva il bastone, l’altro la caviglia fasciata), uno si sta alzando e un quarto, con le gambe deformate, è ancora accucciato a terra e guarda con trepidazione il santo. La figura col berretto rosso è stata riconosciuta come ritratto di Masolino, mentre il san Giovanni potrebbe celare un ritratto del fratello di Masaccio, lo Scheggia, seguito da un vecchio barbuto (Bicci di Lorenzo?); l’uomo con la berretta rossa, che si regge sul bastone, è stato indicato come possibile ritratto di Donatello, mentre l’uomo barbuto assomiglia a uno dei Magi nella predella del Polittico di Pisa di Masaccio.

Fonte Wikipedia

 

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